Proroga fino al 31 marzo 2022
Con il Decreto Legge n. 221 del 24 dicembre 2021 è stato prorogato fino al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza, dichiarato con la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, e, con esso, sono state prolungate, altresì, le misure afferenti alle modalità di lavoro agile.
In particolare, è stato prorogato l’accesso semplificato allo smart working, ossia l’accesso, mediante procedure semplificate, alla modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato priva di vincoli spaziali e con libertà di gestione dei tempi di lavoro.
La spinta verso tale modello di lavoro giunge, altresì, dai Ministeri del Lavoro e della Pubblica Amministrazione, che, con la circolare interministeriale del 5 gennaio 2022, hanno raccomandato il massimo utilizzo della modalità agile di svolgimento del rapporto di lavoro, ove possibile.
Si segnala che, in condizioni ordinarie, l’accesso allo smart-working presuppone l’accordo preventivo tra il dipendente e il datore di lavoro, con il quale sono disciplinate le modalità di svolgimento della prestazione, oltre che l’esercizio dei poteri di direzione e controllo sulla predetta prestazione. Tale accordo, peraltro, disciplina l’organizzazione del lavoratore al fine del raggiungimento degli obiettivi mediante fasi e cicli ben definiti.
Tuttavia, il lavoro agile favorito come misura di contenimento dei contagi e prorogato fino al 31 marzo 2022, invece, non necessita di alcun accordo individuale, essendo la scelta di tale modalità di lavoro demandata esclusivamente al datore di lavoro, fermi restando i principi fissati dalla Legge 81/2017 per il regolare e corretto svolgimento del rapporto di lavoro.
Avv. Sergio Patrone
Dott.ssa Francesca Cozzi